Il “missultin” è un pesce di lago, l’agone, che per diventare missoltino subisce una lavorazione abbastanza lunga e complessa: si tolgono l’interiora degli agoni, vengono strofinati con sale e deposti in una marmitta aggiungendo ancora del sale e vengono rivoltati ogni 12 ore. La quantità di sale è determinante per la lavorazione successiva. Dopo 2 giorni circa, si deve risciacquare gli agoni, si infilzano con uno spago e si appendono all’esterno in modo che si essichino all’aria aperta. Si lasciano i pesci ad essicare per qualche giorno ed in seguito si depositano in una latta (la “misolta” che originariamente era di legno) aggiungendo delle foglie di alloro.
Le latte vengono chiuse con un coperchio in legno che esercita una leggera pressione, aumentata poi dalla sovrapposizione di più latte. La pressatura serve per eliminare l’olio del pesce.
Questo è un procedimento assolutamente artigianale.
Veloce e molto semplice da cucinare si abbina perfettamente alla polenta abbrustolita. Il vino che accompagna deve essere rosso, corposo e giovane.

Stagionalità: qualsiasi stagione
Difficoltà: å
Tempo di esecuzione: 15′

Ingredienti per 6 persone:
12 missoltini (ca. 800 gr.)
2 chiucchiai di prezzemolo tritato
aceto
olio xtravergine di oliva
6 fette di polenta abbrustolita

Esecuzione:
Ponete i missoltini su una griglia abbastanza calda o, in caso di piastra, leggermente inclinata per evitare che i pesci friggano nel loro oglio.
Grigliate per pochi minuti e deponete i missoltini su un piatto di portata dove cospargerete prezzemolo tritato, aceto e olio. Servite con fette di polenta grigliata.

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