Polenta

C’è un detto che dice “la pulenta la cuntenta” che significa “la polenta accontenta”. Un tempo per rimestare la polenta, si utilizzava un bastone di nocciolo e, quando pronta, si rovesciava su un tagliere di legno e poi tagliata a fette con un filo teso da un piccolo arco flessibile in legno di salice. Fino alla fine del secolo scorso, vicino al lungolago di Lecco, era facile trovare i “pulentatt” cioé i venditori di polenta. Questi si possono forse considerare gli avi del fastfood; infatti i clienti acquistavano dai “pulentatt” polenta e pesce fritto che consumavano seduti sotto dei tendoni oppure a casa loro. La polenta pronta si può trovare tuttora nelle rosticcerie e gastronomie.

Polenta tradizionale
Stagionalità: autunno/inverno
Difficoltà: å
Tempo di esecuzione: 60′

Ingredienti:
2 l. scarsi di acqua
½ kg. farina mais
2 cucchiaini scarsi di sale

Esecuzione:
Mette l’acqua salata nel paiolo sul fuoco e, una volta bollente, lasciate cadere la farina a pioggia. Mescolate in continuazione, fate attenzione che non si formino grumi e cuocete per un’ora scarsa. Ricordatevi che la polenta, appena versata, deve essere avvolta da un tovagliolo per tenerla calda il più a lungo possibile.

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