Dervio
Dervio, è adagiato sulla penisola derviese, che si protende nelle acque del Lario, posta allo sbocco della Valvarrone e solcata dal fiume Varrone.

Di origini molto antiche è stato un borgo importante e fortificato sin dall’epoca romana, per la sua posizione strategica, sulla strada che collegava la Valtellina a Milano attraverso la Valsassina. Grazie alle sue bellezze naturali ed artistiche ed i recenti interventi infrastrutturali, Dervio è una delle località più importanti per il turismo della sponda orientale del lago di Como ed è considerato il “Paradiso della vela”, con la sua posizione ideale protesa nel lago sempre ventilata e le quattro scuole veliche. Il lungo lago di notevole estensione, con numerose spiagge ed il bel percorso attrezzato immerso nel verde, offre un paesaggio elegante e naturale, dove passeggiare diventa relax e divertimento. Le montagne che circondano Dervio, permettono escursioni in ambienti incontaminati con panorami incantevoli. E’ un paese molto attivo, con parecchie manifestazioni ed iniziative per lo svago di abitanti e turisti.

DA VEDERE:

Ai piedi della montagna troviamo la chiesetta di S.Quirico e Giulitta, uno degli edifici religiosi più antichi della zona, già menzionata in documenti dell’anno 814, con il campanile in pietra a vista in stile romanico edificato attorno al 1080. Nella zona del ‘Borgo’, affacciata sul lago, sorge la chiesa parrocchiale di SS.Pietro e Paolo ( XI secolo ), con il suo campanile di origine romanica.

Accampato su una rupe che domina il paese, il “Castello di Orezia” venne costruito nel tardo medioevo, per sbarrare la strada della Valvarrone, attualmente rimane un torrione ben conservato, fiancheggiato da avanzi di antiche case. La prima citazione risale al 1039, quando subì un lungo assedio ad opera delle armate delle tre Pievi lariane.

In località Mai, a 400 metri slm. sul promontorio che sovrasta la parte sud di Dervio, si trovano i ruderi del Castelvedro V-VI sec. La fortificazione sorge in posizione dominante e dai resti dei muraglioni si può immaginare quanto fossero notevoli le dimensioni del castello. Fu parte del sistema di difesa creato sulle sponde del Lario a causa delle scorrerie di barbari dalla Rezia. Serviva a controllare l’antica strada, sul versante sinistro della Valvarrone, che collegava Dervio con Piazzo di Casargo all’imbocco con la Valsassina.

La frazione di Corenno Plinio rappresenta uno degli angoli più caratteristici del Lago di Como, un luogo dove è ancora possibile provare una forte suggestione storica ed immaginare le vicende del lago durante il Medioevo. Il borgo medievale si sviluppa attorno al castello ed alla chiesa situati in cima al promontorio. Le antiche case, i particolari uniformi con i portici e le decorazioni, fanno di Corenno un ambiente unico ed irripetibile. E’ venendo dal lago che si gode la vista più suggestiva, con le antiche ville patrizie che dominano la rupe e le ripide “scalotte” che salgono, con i caratteristici gradini intagliati nella roccia, alla piazza in acciottolato.

Anche se la sua storia è molto più antica, le sorti di Corenno sono legate alla famiglia dei conti Andreani, feudatari dal 1271 dell’Arcivescovo di Milano Ottone Visconti. Nel 1863 aggiunse al suo nome l’appellativo di “Plinio”, in onore del console romano Caio Plinio Cecilio Secondo. Innalzato nel X secolo sui ruderi di un’antica rocca, sorge il Castello di Corenno; la sua destinazione non era quella di abitazione, ma di fortezza – recinto che dovette sopportare numerosi attacchi soprattutto nel XIV secolo, quando Corenno fu incendiata e distrutta nella parte verso il lago. La fortezza, un tempo avamposto dei Visconti, signori di Milano, ora è di proprietà della famiglia Marietti, successori degli Andreani. Con i muri perimetrali a quadrilatero ben conservati, una torre d’ingresso del tipo “a vela” rivolta verso la piazza ed una torre quadrata realizzata in epoca successiva sul lato a monte, consentiva il controllo dell’antico “ Sentiero del Viandante”.

Sulla piazza a ridosso del castello si trova la chiesa di San Tommaso di Canterbury , XII consacrata nel 1327, è stata ordinata Parrocchia nel 1566 dall’ arcivescovo di Milano, Carlo Borromeo. All’interno si trovano resti di antichi affreschi di scuola lombarda databili intorno al XIV – XVI secolo. Sulla facciata, ai lati dell’ingresso, si possono ammirare i monumenti tombali dei conti Andreani, feudatari di Corenno. Opere del XIII – XIV secolo attribuite ai maestri Campionesi, sono ricchi di elementi scultorei di particolare interesse.

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