Il territorio di Dongo si estende tra il Sasso di Musso verso la foce del torrente Albano e prosegue fino alla località detta Bersaglio; alle sue spalle si estende la Valle Albano, profonda vallata dall’andamento rettilineo, facente parte della Mesolcina Meridionale. L’abitato si è formato anticamente a ridosso delle ripide Falde del Monte Bregagno; da Martinico il paese si estende verso est oltrepassando il corso dell’Albano, dove si sviluppò nel tempo la zona industriale per la lavorazione del ferro, estratto dai giacimenti della vallata.
Dongo fu una delle prime sedi religiose del comasco, la sua storia civile e religiosa si affiancò a quella delle altre due pievi limitrofe di Gravedona e Sorico con le quali costituì il territorio delle Tre Pievi. Uno dei fattori che resero economicamente importante Dongo, anche come sede di mercato, fu la strada per Sant’Jorio, il valico che a 2004 m di quota metteva in comunicazione l’Alto Lario e la Svizzera ed era frequentato dai mercanti ed usata per il trasporto del minerale di ferro esistente sui due versanti.
Oggi Dongo è un importante centro turistico e industriale dell’ Alto Lario.
Il nucleo abitato più antico sorse in posizione sopraelevata dove si trova la frazione Martinico, in seguito il centro si espanse nella pianura, attraversata dal torrente Albano, dove si sviluppò anche la zona industriale.

Dongo fu feudo dei Visconti e dal XVI secolo fece parte con Gravedona e Sorico del Territorio delle Tre Pievi, in seguito ceduto dagli Spagnoli al Cardinale Tolomeo Gallio.

Nel centro del paese, presso il porto, si trova il palazzo neoclassico Manzi, opera dell’architetto Pietro Gilardoni, con degli affreschi della scuola dell’Appiani; l’edificio è oggi sede del Municipio.
Vicino al ponte, sull’Albano, si erge il cinquecentesco Santuario della Madonna delle Lacrime, venerata come miracolosa.

DA VEDERE
Chiesa di S. Maria, a Martinico

Edificata nell’XI secolo, restaurata e modificata ai primi del Novecento, presenta una semplice facciata, aperta da una finestrella cruiforme, e una facciatina laterale risalente al Trecento.
All’interno è conservata una croce astile in argento dono di F. Ser Gregori (1513).

Santuario Madonna delle Lacrime
Costruita nel Cinquecento vicino al ponte sull’Albano, dedicato a una Madonna affrescata in una cappella , custodita sull’altare maggiore. La costruzione di questa chiesa si deve ad un miracolo avvenuto nel Settembre 1513 in cui la Madonna pianse.

La tradizionale fiera della Madonna del Miracolo è prevista per l’inizio di Settembre.

Chiesa di S. Stefano
Di origine romanica, si presenta con l’aspetto derivatole dal rifacimento settecentesco.
All’interno: affreschi cinquecenteschi e del XVlII secolo; una fonte battesimale quattrocentesca e statue in stucco di S. Salterio (1771).

Palazzo Manzi
Ubicato sulla piazza a lago del paese, oggi è sede del Municipio. E’ uno degli esempi più significativi dell’artichettura neoclassica. Ha una facciata imponente ed austera in netto contrasto con gli interni molto ricchi di affreschi e dorature. E’ visitabile durante l’apertura degli Uffici Comunali. Il Palazzo fu donato nel 1937 da Giuseppina Manzi al Comune di Dongo.

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