Domaso
Antico paese di pescatori, ha conservato intatto nel tempo le caratteristiche della sua storia passata, unendo a queste una dinamica capacità di aprirsi al turismo, tanto da essere diventato il centro più ospitale dell’ Alto Lago, dotato di moderne e varie attrezzature che lo hanno reso famoso non solo in Italia, ma anche all’estero.
Situato in un golfo ad anfiteatro, allo sbocco della Valle del Livo, con vista fino alla punta di Bellagio, Domaso gode di un clima particolarmente favorevole e mite, accarezzato da una brezza costante chiamata “Breva”.
Particolarmente degna di nota, tra le varie case patrizie, è Villa Camilla, oggi sede del municipio.
Domaso è considerato uno dei luoghi leader per la pratica degli sports nautici, in particolare per il windsurf. Domaso gode di un clima mite ed è situato in una invidiabile posizione sul lago. Vanta un’attrezzatura di primo ordine sia in campo ricettivo (numerosi campeggi), sia in campo sportivo (windsurf, vela, tennis, trekking, mountain bike, pesca e sports d’acqua in genere).
Visto dal lago il paese presenta un susseguirsi di vecchie case a portici affacciate sul porto, testimonianza del suo antico passato di borgo di pescatori.
Da segnalare la parrocchiale di S. Bartolomeo originaria del 1247 ricostruita nel 600′. La chiesa può vantare una Pietà della Bottega dei Rodari, affreschi di Cesare Ligari, Domenico Caresana e Giulio Cesare Procaccini; inoltre interessanti lavori di intaglio e l’organo.
Tra le ville spicca, a ridosso della statale, la seicentesca Villa Camilla, oggi è sede del Comune. Una lapide posta sulla sua facciata ci ricorda i passaggi di proprietà: “Questa casa, costruita nel secolo XVII dai marchesi Caldera di Turano, passata poi nel secolo XIX in proprietà alle famiglie Pino Peluso e Hill, il conte Giuseppe Sebregondi acquistava nell’ anno MCMIII e successivamente restaurava riportandola all’ antico splendore. La Villa, che conserva vari affreschi decorativi è situata in uno splendido parco ricco di camelie, che costituiscono una grande attrazione nel periodo della fioritura, tra metà marzo e metà aprile.
Da segnalare inoltre una statua lignea policrona di pregevole fattura e recentemente restaurata, dedicata a Mater Dolorosa e raffigurante la Madonna. La statua è posta in una cappelletta all’ esterno di Villa Camilla sul piazzale detto “della Madonnina”.
Una curiosità tra storia e gastronomia riguarda il vino domasino, di produzione molto limitata (i vigneti si trovano in località Pozzuolo e Gaggio):si calcola che non si riesca a superare le 1200 bottiglie. Questo vino, un bianco, era apprezzato già duemila anni fa dai Romani, come attestato da Plinio il Vecchio. Oggi vengono prodotti il Bianco, il Rosso e il Rosato dalle Aziende Agricole “Sorasso” e “El Mott”, che hanno ottenuto di recente l’ IGT.
Accanto ai tradizionali pesci del lago (i missoltini, le alborelle e gli agoni in carpione), la cucina domasina è rimomata per gli gnocchi con verdure di stagione ei risotti cucinati in vari modi, in particolare il riso al pesce persico.
Anche la polenta è un piatto tipico, servita con funghi, salumi e formaggi locali (come la semuda e la robbiola) oppure cucinata con burro fuso e formaggio filante (la polenta uncia). Due sono i dolci locali: la “mescia”, torta casereccia di pane e frutta o il “tortello”, frittella dolce arricchita di mele.
Possibili escursioni nelle vicine montagne. Ottime possibilità per gli amanti della pesca.
DA VEDERE
Chiesa di S. Bartolomeo
Eretta nel XVl secolo, su una struttura medievale, presenta, sopra il portale del fianco destro, una “Pietra” di scuola dei Rodari (secolo XV-XVl).
All’interno: affreschi secenteschi di P Ligari; una tela attribuita al Morazzone; una croce astile in argento dorato, dovuta all’orafo comasco G.P. Lierni (1533); un crocifisso ligneo probabilmente medievale.